Vogue Italia: The Shape of Water

The Shape of Water: il nuovo progetto di Artisanal Intelligence

È stato presentato ad Altaroma un progetto che ha come protagonista l’acqua e le sue capacità

L’ultimo progetto di Artisanal Intelligence, a cura di Clara Tosi Pamphili e Alessio de Navasques, presentato durante l’edizione estiva di Altaroma da poco terminata, si intitola “The Shape of Water”. L’acqua come potente elemento viene intenso con una duplice accezione: acqua in senso letterale, in grado cioè di adattarsi continuamente senza limitazioni e quindi, simbolo della necessità che viviamo in questi tempi difficili di aprirsi alle novità e alle diversità; e acqua intesa come potente legame tra l’uomo e il pianeta. Partendo quindi da questo doppio concetto A.I. ha proposto una serie di laboratori ed esposizioni di progetti che mirano a enfatizzarlo, coinvolgendo il pubblico attivamente.

Alcuni pezzi di archivio del brand “From Somewhere” di Orsola de Castro, una delle fondatrici di Fashion Revolution, sono stati esposti per mostrare come sia possibile dare vita a qualcosa di nuovo sfruttando scarti di tessuti, in un’ottica di upcycling. La sua collaborazione con Speedo ha infatti portato alla realizzazione di abiti, attraverso la distruzione e ricomposizione dei costumi da bagno, che la Federazione Internazionale di Nuoto aveva deciso di eliminare.

Il progetto “B&W: Black & White, la tendenza migrante” esplora invece il tema della trasformazione sociale e quindi si rifà all’adattabilità dell’acqua come esempio di apertura. Il trend migrante vuole infatti evidenziare il cambiamento di costume che deriva dalle migrazioni, in quanto i popoli che si spostano, portano con sé, in modo totalmente inconsapevole, tutte le loro tradizioni estetiche, che inevitabilmente si fondono con quelle di chi abita i Paesi raggiunti dai migranti.

Questo laboratorio, iniziato al Museo Macro di Roma dal collettivo Nation25, ha presentato le collezioni di “Talking Hands” e “Atelier Trame Libere” e insieme ai sarti Nosakhara Ekhator e Moustapha Sylla ha coinvolto i visitatori per comprendere la portata effettiva di questa tendenza.

Infine il laboratorio “Emersum Impact Lab” di Daniele Biscontini ha spiegato fattivamente come sia possibile calcolare l’impatto ambientale della produzione tessile. Biscontini ha infatti creato un’app in grado di analizzare i materiali di cui sono fatti i capi per dare una serie di informazioni ai designer su come intervenire su di essi e limitare così, quanto più possibile, i danni all’ambiente.

Vogue Italia
di Alberto Calabrese
26.07.2019

https://www.vogue.it/vogue-talents/article/the-shape-of-water-progetto-artisanal-intelligence